Scrivo poche parole perché in questo momento ho mille cose da fare, mille impegni: sono troppo occupato!
Tutti viviamo dei momenti nei quali, improvvisamente, arriva una nostra “peak season” personale. Non sappiamo più da che parte girarci: quei momenti nei quali le cose, tra compiti e responsabilità, si accumulano e diventano “troppo”.
Come reagiamo a questo genere di cose che, tra l’altro, possono anche contenere interessanti opportunità che potremmo cogliere? Siamo tra coloro che, in qualche modo, governano la situazione o tra coloro che rimangono semplicemente “bloccati”?
È necessario capire come possiamo sfruttare i nostri punti di forza per darci slancio e trasformare la situazione critica in una opportunità di successo.
È utile “alzare il livello” smettendo di lasciare che siano gli eventi a determinare i nostri comportamenti e le nostre scelte, ma cominciare a pensare al “perché”, al “perché io”, e a concentrarci sui risultati guardando al contesto e non alla cosa puntuale da fare. Lo scopo diventa la base delle nostre azioni.
“Essere” è più importante che “Fare”. Può apparire contro-intuitivo, specialmente nella nostra personale “peak season” che stiamo affrontando. In realtà questo ci aiuta a dare priorità e determinare dove impiegare il nostro tempo, a delegare, a chiedere aiuto (quest’ultima cosa ha un valore non trascurabile).
Ora, dobbiamo chiederci: come possiamo rivedere la nostra lista delle cose da fare e delle priorità contingenti per passare da una situazione nella quale ne siamo sopraffatti ad una nella quale siamo galvanizzati?
Vi lascio con questa domanda e se vi siete persi gli ultimi articoli della rubrica Best Practices, potete trovarli qui!