Ebbene sì, sono un pigro, preferisco il non fare al fare, la supervisione all’operatività, che facciano le macchine piuttosto che le persone.
Al contrario, noto che vi sono moltissime persone che adorano essere travolte dalle faccende quotidiane: si lamentano e imprecano ma, alla fine, penso che trovino nel turbinio della vita moderna e nel logoramento che il lavoro gli procura la loro zona di comfort. Pare impossibile, ma è così.
Questa cosa si manifesta anche quando è il momento di cambiare sistema informatico o di modificarne le funzionalità: alla fine sembra che si cerchi sempre di trovare il modo di fare le stesse cose di prima, “a mano” invece che “a macchina”.
La penso diversamente: se posso far fare una cosa ad una macchina, gliela faccio fare. Sembra quasi una legge di Murphy.
Come si fa a raggiungere il risultato?
Tanto per cominciare bisogna essere liberi e folli e porsi la domanda: me lo ha ordinato il medico di fare così? Dato che la risposta è sempre “no”, possiamo esaminare liberamente le alternative tenendo presente quali siano gli strumenti tecnologici a disposizione. Non a “nostra” disposizione, ma semplicemente a disposizione sul mercato. Possiamo anche immaginare strumenti che non siano sul mercato che, se si possono pensare, forse si possono anche fare se il gioco vale la candela.
In questo modo si scopre che tante cose che facciamo a mano, possono essere fatte a macchina.
Ma facciamo un esempio pratico: a fronte dell’arrivo di una comunicazione via posta elettronica, devo svolgere un certo numero di azioni di aggiornamento su alcune pratiche. Ovviamente, se posso svolgere questa attività manualmente, significa che nel messaggio sono contenute le informazioni necessarie per correlarlo alle pratiche. A questo punto scatta la domanda: come posso sottrarmi a questa incombenza?
L’arrivo del messaggio deve scatenare un processo che aggiorni i dati. Immediatamente iniziano le obiezioni: “Il nostro sistema di posta non lo fa” oppure “Il programma non lo fa”. Scusate, mandiamo elicotteri su Marte, sonde oltre l’orbita di Plutone e queste obiezioni sono un ostacolo? Ovviamente no: per gestire questi messaggi di posta utilizzo un sistema di posta diverso, adatto al mio bisogno, e per aggiornare i dati realizzo un programma “ad hoc” oppure faccio modificare quello esistente dalla software-house.
Molti interlocutori ci risponderanno: “Non si può fare”. In tal caso suggerisco di cambiare interlocutore.