Le attività volte a costruire uno spirito di squadra hanno la fama di essere noiose, imbarazzanti e stucchevoli: una roba da “Alcolisti Anonimi”, con tutto il rispetto per loro. Purtroppo sono efficaci solo se chi partecipa lo fa in modo attivo.
Uno dei grandi errori che si fa è quello di far svolgere delle attività inadatte alle persone che partecipano, delle cose generiche che, pur essendo altrettanto genericamente utili, sembrano calate in un ambiente totalmente estraneo.
Al contrario vi sono dei “giochi da primo giorno di scuola” che potrebbero andare benissimo e essere efficaci. E’ fondamentale adattare le attività a ciascuna squadra, a ciascun gruppo.
Per ottenere un minimo di consenso per lo svolgimento di questi “esercizi spirituali” si possono provare diverse cose:
- Selezionare attività che si adattino alle diverse personalità. Per esempio, se vi sono delle persone introverse, è meglio fare delle cose divisi in piccoli gruppi piuttosto che far si che qualcuno debba parlare ad un grande pubblico. Al contrario, se ci si trova di fronte a delle persone esuberanti e piene di creatività, si possono creare delle piccole sfide nelle quali capacità e talento vengano impiegati in modo divertente.
- Dato che le persone sono “allergiche” ad impegnare il loro tempo in attività al di fuori del normale orario di lavoro (io lo sono), è meglio inserirle all’interno delle riunioni già programmate. Ricordate, stiamo parlando di pochi minuti e anche le persone che sono fortemente focalizzate sui risultati e che “non hanno tempo da perdere”, non si metteranno di traverso;
- “Essere guidati”, esserlo sempre, è fastidioso per chiunque: è bene accettare suggerimenti provenienti dalla squadra che si vuole creare e non far guidare sempre il gioco dal tutor o dal team leader;
- Bisogna fare attenzione nella selezione del tipo di attività da svolgere: devono essere inclusive e non ci deve essere nessuno che si possa sentire in colpa per non essere stato in grado di svolgere l’attività o si spinto ad abbandonare il lavoro sentendosi inadeguato. Per esempio, chiedere alle persone di dire ad altri quale sia il proprio nome, il piatto o il film preferito è un conto, ma pretendere che tutti ricordino i nomi di tutti potrebbe essere una prova severa e stressante invece che stimolante.
- Bisogna che tutti si divertano.
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