Il Deposito Doganale è un Regime Speciale al quale possono essere dichiarate le merci per far sì che non sorga l’obbligazione tributaria.
Un magazzino può ottenere l’autorizzazione a divenire “Deposito Doganale” presentando istanza sul portale delle Customs Decisions. Nella fattispecie con una CWP o CW1, a seconda che trattasi di Deposito Doganale Privato o Pubblico. Dopodiché, può contenere merci allo stato estero, senza dover assolvere le proprie risorse, quindi i Dazi e la fiscalità interna: Iva.
Le partite di merci contenute nel Magazzino devono essere opportunamente garantite con apposita polizza dopo aver ottenuto l’autorizzazione, rilasciata anch’essa tramite il Portale Unionale con la Custom CGU.
L’articolo 237 del Reg Ue 952/2013 – CDU tratta esplicitamente del Deposito Doganale. Tale Articolo prevede espressamente che la merce possa rimanere in Deposito per un tempo illimitato, a meno che la natura stessa della merce detti un limite temporale.
Per questa caratteristica il Deposito Doganale viene anche chiamato “Magazzino a Lunga Giacenza”, in contrapposizione con il Magazzino di Temporanea Custodia che ha la facoltà di immagazzinare merce per un periodo limitato.
Dal 1° maggio 2016, detto periodo è fissato in 90 giorni mentre, prima dell’applicazione del Codice Doganale dell’Unione, tale limite era di 20 giorni per la merce che arrivava via terra e 45 per quella via mare. Anche per ottenere l’autorizzazione alla “Temporanea Custodia” occorre presentare una Custom che, in questo caso, è la TST.
Gli spazi fisici della Temporanea Custodia e del Magazzino a Lunga Giacenza possono coincidere.
Trovate qui i precedenti articoli della nostra “Rubrica del Doganalista”.