I Certificati Sanitari: lasciapassare della tua merce verso i traffici internazionali
Al giorno d’oggi possiamo mangiare manghi tutto l’anno, anche fuori stagione; possiamo gustare una pregiata miscela di caffè brasiliano andando semplicemente al supermercato; gli Americani possono assaporare il nostro Grana Padano senza attraversare l’Atlantico.
L’evoluzione dei trasporti e la sempre minore distanza fisica tra due poli opposti, da un lato, hanno reso possibile un continuo scambio di merci e di tradizioni culinarie, ma dall’altro hanno richiesto la regolamentazione delle pratiche di import ed export di prodotti alimentari e cosmetici.
In questi casi le procedure di sdoganamento standard non sono sufficienti, ma è necessario ricorrere a documenti specifici, vale a dire ai certificati sanitari.
L’Unione Europea ha stilato una serie di normative, al fine di uniformare le importazioni e le esportazioni di cibi, bevande e articoli utilizzati sul corpo umano.
Ogni stato membro, tuttavia, è stato lasciato libero di introdurre proprie norme: dunque risulta fondamentale essere formati e aggiornati per quanto riguarda la normativa doganale e le pratiche burocratiche da evadere, per permettere l’ingresso o l’uscita di tali tipologie merceologiche.
La complessità resta sotto e a volte non basta una firma per autorizzare un’operazione!
Come si ottiene un certificato sanitario?
Prima delle operazioni doganali, vengono eseguiti i controlli sulla merce dall’Ufficio Sanitario di Confine, organo che dipende direttamente dal Ministero della Salute.
Nel caso in cui la merce sottoposta a controllo sia a norma, l’Ufficio Sanitario di Confine rilascia il Certificato Sanitario, un Nulla Osta all’ingresso sul territorio nazionale. In un secondo momento si avviano le procedure burocratiche e di sdoganamento.
La merce, quindi, può essere inviata dal magazzino doganale alla destinazione indicata, con apposita segnalazione alla ASL di competenza.
Se invece il carico non risultasse conforme, viene respinto e solitamente rispedito al mittente. In determinate circostanze, ritenute rischiose, si può verificare la distruzione della merce, sotto controllo della dogana. Inoltre, se una spedizione è sottoposta ad un controllo sanitario di confine più accurato, è possibile che sia inviata alla ASL di riferimento, per ulteriori accertamenti.
La gestione di questi processi richiede una profonda conoscenza delle leggi attuali, immediatezza e accuratezza: gli specialisti di STS Casu ti offrono tutto questo, per permetterti di inviare o ricevere carichi in sicurezza e in tranquillità.
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