Riconoscere i propri errori.
Essere un vero leader non è facile: si ricevono pressioni da tutte le parti, da sopra, da sotto, e di lato. Molti combattono tutti i giorni una spaventosa ansia di commettere errori. Tuttavia, fare un piccolo bagno di umiltà e rendersi conto che si è solo persona normali è un principio di leadership da non dimenticare. Tutti commettiamo errori, ma ciò che fa la differenza è il modo in cui gli errori vengono gestiti.
Soprattutto, bisognerebbe sempre riconoscere i propri errori. Ciò rende molto più semplice (semplice, non facile) correggere la situazione e incoraggia tutti gli altri a fare lo stesso. Da qui, si può cominciare a mettere atto un piano. Il riconoscere un errore aiuta a valutare meglio la situazione e a risolvere il problema (perché libera dall’ansia di nasconderlo). Aiuterà anche a coltivare forti relazioni interpersonali perché le persone tendono ad avere maggior fiducia delle persone che sbagliano e non tentano di scaricare su altri responsabilità che sono proprie.
In realtà è anche importante prendersi la responsabilità degli errori dei propri collaboratori nei confronti di terzi e trovare insieme a loro le soluzioni. In questo modo i collaboratori si sentiranno protetti dagli attacchi esterni e saranno più stimolati a trovare soluzioni affrontando le cose senza timore.