Le tempistiche sono essenziali per la riuscita di qualsiasi progetto, Se, poi, lo scopo è risolvere un conflitto interno al proprio ambiente di lavoro, il timing non può mancare di un secondo l’obiettivo.
Quand’è che va affrontato un conflitto? La risposta è perentoria: subito.
Il primo step temporale per affrontare un conflitto consiste nel creare un ambiente di discussione all’interno del quale tutti accettino il proprio ruolo. Il contesto di interazione e il dibattito stesso devono sempre portare i partecipanti a sviluppare riflessioni personali che contribuiscano allo sviluppo di attitudini positive e, dunque, alla composizione dei dissidi.
In questo modo, si può dare all’azienda una maggiore efficienza e capacità di adattamento. Un ambiente professionale che promuove il dibattito permette anche di ridurre i conflitti, sia quelli derivanti dall’emozione sia quelli dettati dalle diversità di carattere. Per non parlare dei litigi che minacciano di sfociare in scontri frontali in tribunale.
Questo approccio richiede un profondo cambiamento nella propria cultura aziendale e nell’organizzazione dei propri dipendenti.
Per affrontare un conflitto è necessario cominciare a pensare diversamente e a progettare processi di elaborazione dei dissidi altrettanto diversi.
Tutte sfide che richiedono tempo e che, di solito, incontrano una certa resistenza. E proprio per questo agire d’anticipo, anche a livello preventivo, si rivela decisivo.
Con tempismo e pazienza.
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